Siamo fatti a sua immagine: transitori, mentre Egli è permanente; inclini al male, mentre Egli è Bene; limitati, mentre Egli è infinito. L’essere immagine si riduce alla libertà, ma questa in Dio ci risulta insondabile e incomprensibile, mentre la nostra ci appare ovunque condizionata. Siamo gettati nel mondo, e soggetti alle leggi della natura e ad una radicale contingenza, donde la morte e la sofferenza: ma se non lo fossimo, saremmo Dei.
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